Polo Scolastico: Puglia chiede una scelta condivisa, per Di Pasquale «progetto senza gambe»

TERAMO – Un “percorso condiviso e partecipato tra tutte le forze politiche e il coinvolgimento della comunità” sull’ipotesi del polo scolastico nell’area dell’ex stadio comunale. A chiederlo è la lista civica “Al Centro per Teramo” che ricorda come, su un altro progetto importante come la riqualificazione del vecchio stadio, “la proposta dopo aver trovato il gradimento nella maggioranza fu presentata pubblicamente per stimolare il dibattito con il mondo delle associazioni, gli ordini professionali e gli altri soggetti interessati”. “Questo è il percorso sul quale cimentarsi – spiega il capogruppo Angelo Puglia – per raggiungere il miglior progetto condiviso per il recupero di un’area strategica per lo sviluppo della nostra città”. La lista, infine, esprime il proprio “compiacimento per la certificazione del buon livello raggiunto dai servizi degli asili nido del Comune, che va a vantaggio delle famiglie e sta a testimoniare il buon lavoro svolto dall’amministrazione e in particolare dall’assessore Piero Romanelli”.
La critica di Manola Di Pasquale: «Progetto senza gambe». Per la coordinatrice delle opposizioni, Manola Di Pasquale, il sindaco Brucchi cade in contraddizione con la proposta fatta in campagna elettorale di «voler mantenere il campo e modificare soltanto i distinti e la tribuna, per ospitare attività commerciali ed artigianali o una sala polifunzionale e un parcheggio interrato». Chiedendosi che fine faccia «la partecipazione popolare nelle scelte importanti per la città», la Di Pasquale ricorda che il polo scolastico, con tanto di "campus all’americana", avrebbe dovuto «essere realizzato nella zona di San Giuseppe adiacente al lungofiume Tordino, come fosse “in cima alle priorità dell’Ente”», chiedendo nel contempo se il progetto non fosse già in stato avanzato. «Durante la campagna elettorale – ha concluso la Di Pasquale – abbiamo fatto visita a tutte le scuole materne, nidi e primarie del comune di Teramo, ed abbiamo appreso che tutte hanno bisogno di manutenzioni ordinarie e straordinarie immeditate, impianti, materiale didattico, banchi e soprattutto interventi per migliorarne la sicurezza; forse è bene che questa amministrazione cominci a parlare di questo cose concrete e non a disquisire su progetti inesistenti e senza gambe per camminare».